L'evoluzione dell'aerodinamica in Formula 1: un viaggio attraverso il tempo

L’aerodinamica svolge un ruolo centrale in Formula 1, contribuendo a rendere più competitive le monoposto che sfrecciano in pista. Per questo motivo, le scuderie investono molto nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni aerodinamiche. Uno sforzo che ha profondamente mutato il volto delle auto da gare, a partire dagli anni ’50 fino ad oggi. E lo farà ancora in futuro.

Nel mondo della Formula 1 (e del motorsport in generale) la velocità e le prestazioni sono sovrane. Non a caso, uno degli aspetti cruciali per determinare il successo di una monoposto in pista è la sua aerodinamica. Nel corso dei decenni, l'evoluzione del design aerodinamico è stata una pietra angolare dei progressi tecnologici nell’automobilismo, trasformando il modo in cui le auto sono costruite e come le gare sono vinte. Ripercorrere le tappe di questo sviluppo significa avventurarsi in un viaggio costantemente proiettato verso il futuro, in cui le potenzialità della ricerca e della tecnica vengo portate ai massimi livelli.

Cos'è l'aerodinamica? Una spiegazione semplice

Prima, però, meglio partire indagando il significato più preciso di aerodinamica, in modo da comprendere meglio di cosa si sta parlando. L'aerodinamica è una branca della meccanica che studia il comportamento dell'aria quando interagisce con oggetti in movimento, come le auto da corsa. In termini semplici, questo studio si concentra su due aspetti principali:

  • resistenza aerodinamica (Drag), è la forza che si oppone al movimento dell'auto attraverso l'aria;
  • deportanza (Downforce), è la forza che spinge l'auto verso il basso, aumentandone l'aderenza al suolo.

L'Importanza dell'aerodinamica in Formula 1

Già semplicemente leggendo questa definizione essenziale, ci si rende conto di come in Formula 1, l'aerodinamica sia cruciale, perché in grado di influire direttamente sulla velocità, la maneggevolezza e la sicurezza delle auto. Da una parte, infatti, la riduzione della resistenza aerodinamica consente alle auto di raggiungere velocità più elevate sui rettilinei. Dall’altra, invece, l'aumento della deportanza migliora l'aderenza nelle curve, permettendo ai piloti di correre di più senza perdere il controllo. Questo equilibrio tra riduzione della resistenza e aumento della deportanza è essenziale per ottimizzare le prestazioni complessive dell'auto. Un obiettivo a cui gli ingegneri lavorano utilizzando simulazioni al computer e test in galleria del vento e intervenendo su ogni parte del veicolo, dalle ali anteriori e posteriori al fondo della vettura, fino alle paratie laterali. Anche innovazioni aerodinamiche apparentemente minime, infatti, possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta in un campionato competitivo come quello della Formula 1.

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L’evoluzione dell’aerodinamica in Formula 1

Ed è proprio avanzando un passo alla volta che, nel giro di circa 70 anni, le monoposto di Formula 1 hanno visto stravolgere il proprio assetto aerodinamico, collezionando record su record in pista. Ecco un rapido excursus di questa evoluzione perennemente puntata verso il futuro.

Gli anni ’50 e ‘60: tutto sembra semplice. Negli anni '50 e '60, l'aerodinamica delle auto di Formula 1 era relativamente semplice. Le auto erano progettate principalmente per essere leggere e potenti, con poca attenzione all'aerodinamica sofisticata. Tuttavia, la consapevolezza dell'importanza della gestione del flusso d'aria iniziava già a crescere.

Gli anni '70: l'era degli effetti suolo. Il cambiamento significativo iniziò già negli anni '70 e riguardò soprattutto il design, con l'introduzione dell’effetto suolo. Lotus, con il suo modello Lotus 78 del 1977, fu pioniera in questa tecnologia, creando un'area a bassa pressione sotto l'auto che la spingeva verso l’asfalto, aumentando l'aderenza e la stabilità. Questa tecnologia raggiunse il suo apice con la Lotus 79, che dominò la stagione del 1978 vincendo sette delle sedici gare. L’effetto suolo, visti i progressi in termini di velocità che permise di fare, fu ritenuto responsabile di alcuni gravi incidenti agli inizi degli anni ’80 e quindi bandito nel 1983 (fino al 2022, quando fu reintrodotto).

Gli anni '80: motori turbo e sospensioni attive. Negli anni '80, a cambiare ancora radicalmente la Formula 1 fu l'introduzione dei motori turbo, più piccoli ma capaci di produrre fino a 1500 cavalli di potenza, permettendo alle auto di raggiungere velocità superiori ai 320 km/h. Parallelamente, Lotus introdusse la sospensione attiva, che permetteva di regolare la sospensione in tempo reale, migliorando notevolmente le prestazioni dell'auto.

Gli anni '90: raffinamento e restrizioni. Dopo i balzi in avanti fatti nei due decenni precedenti, gli anni '90 si caratterizzarono come un periodo di raffinamento tecnologico e introduzione di varie restrizioni per ridurre i costi e aumentare la competizione. L'aerodinamica delle auto fu ulteriormente affinata con l'inserimento di ali anteriori e posteriori più complesse, migliorando il bilanciamento tra resistenza all'aria e carico aerodinamico.

Il 2000: la fibra di carbonio e gli ibridi. All'inizio del nuovo millennio, la fibra di carbonio divenne il materiale principale per la costruzione dei telai delle auto di Formula 1, offrendo maggiore resistenza e leggerezza. Nel 2009, furono introdotti i primi sistemi ibridi, che combinavano un motore a combustione interna con un motore elettrico, migliorando l'efficienza del carburante e permettendo il recupero di energia durante la frenata.

Gli anni 2010: aerodinamica avanzata e sicurezza. Durante gli anni 2010, l'aerodinamica avanzata divenne una priorità, con l'introduzione del sistema di riduzione della resistenza (DRS) nel 2011 e del dispositivo di sicurezza Halo nel 2018, che proteggeva la testa dei piloti dai detriti volanti.

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Nel futuro della Formula 1 ci sono sostenibilità e aerodinamica attiva

Guardando al futuro, la Formula 1 si sta orientando verso una maggiore sostenibilità e l'ulteriore implementazione di tecnologie aerodinamiche attive per migliorare ancora le prestazioni delle vetture. Questi cambiamenti sono destinati non solo a ridurre l'impronta di carbonio dell’automobilismo, ma anche a rivoluzionare il modo in cui vengono concepite le competizioni.

Per quanto riguarda le iniziative legate alla sostenibilità ambientale, tra le più importanti c'è l'introduzione di propulsori ibridi, che combinano motori a combustione interna con motori elettrici, per migliorare l'efficienza del carburante e ridurre le emissioni. L'obiettivo a lungo termine della F1 è di diventare carbon neutral entro il 2030, attraverso l'uso di carburanti sostenibili e il miglioramento dell'efficienza energetica dei veicoli.

Parallelamente, l'aerodinamica attiva, già utilizzata sulle monoposto, rappresenta una frontiera in continuo sviluppo. Questa tecnologia consente la regolazione in tempo reale di componenti aerodinamici come ali e flap per ottimizzare le prestazioni in diverse condizioni di gara. Ad esempio, il DRS (Drag Reduction System) permette di ridurre la resistenza aerodinamica sui rettilinei, aumentando la velocità massima e migliorando le possibilità di sorpasso. In futuro, si prevede l'implementazione di sistemi ancora più avanzati, come ali e diffusori regolabili automaticamente in base ai dati raccolti in tempo reale dai sensori dell'auto. Questi sistemi possono adattarsi alle diverse condizioni della pista, migliorando la stabilità in curva e la velocità sui rettilinei. Tali innovazioni non solo aumentano le prestazioni delle vetture, ma contribuiscono anche a una maggiore efficienza energetica.

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Dove va in vacanza un appassionato di motori? Ecco 5 mete imperdibili

Ci sono luoghi, nel mondo, che un amante delle auto deve necessariamente vedere: musei tematici, circuiti straordinari, festival adrenalinici. In questo articolo, una selezione di 5 mete turistiche a tema motori che potrebbero diventare la destinazione della tua prossima estate.

Una passione, soprattutto quando è profonda e sincera, tende a invadere ogni spazio, ogni istante, ogni pensiero. Chi ama le auto e i motori in maniera viscerale, lo sa: dedicherebbe ogni momento della propria vita a questo radicato interesse. Anche le vacanze. E perché non farlo? Ci sono posti bellissimi da visitare, in tutto il mondo, che offrono esperienze uniche a chi ama auto e moto. È assolutamente possibile, quindi, unire il piacere di una vacanza rilassante all’emozione che suscita seguire una passione. Ecco 5 mete davvero imperdibili per chi ama il mondo dei motori, dall’Italia fino agli Stati Uniti. Le valigie sono pronte?

Modena e dintorni, nel paradiso della Ferrari (h2)

Partiamo dall’Italia e dalla scuderia che la rappresenta in tutto il mondo: la Ferrari. La culla del cavallino rampante, come tutti sanno, è Modena, una città ricca di storia, cultura e passione per i motori. E proprio a Modena e dintorni sono ospitate due tappe obbligate per chi ama l’automobilismo, soprattutto quello made in Italy. Si tratta del Museo Enzo Ferrari, che si trova proprio nel capoluogo emiliano, e del Museo Ferrari, che ha sede nella vicinissima (e famosissima) Maranello.

Il Museo Enzo Ferrari celebra la vita e l'eredità del leggendario fondatore della Ferrari. Al suo interno è possibile ammirare una meravigliosa collezione di auto storiche, visitare mostre interattive e lasciarsi ispirare dalle innovazioni tecniche e stilistiche che hanno reso Ferrari un'icona mondiale.

Il Museo Ferrari di Maranello, invece, ripercorre la storia del marchio, con una vasta collezione di auto storiche, trofei e cimeli. Inoltre, c'è la possibilità di visitare la fabbrica e la pista di Fiorano.

Musei automobilistici a parte, però, Modena è una città che offre davvero molto ai turisti e quindi merita di essere conosciuta. A partire da una cucina tradizionale davvero eccellente e da un centro storico meraviglioso, dichiarato patrimonio dell'umanità dall’UNESCO.

Leggi l’approfondimento sull’evoluzione della Formula 1

Alla scoperta di Monza e del suo Tempio della Velocità

L’Italia dell’automobilismo, però, ha anche un secondo cuore geografico, ed è Monza, patria della velocità grazie alla presenza dell’Autodromo Nazionale Monza, sede del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Chi ama la Formula 1 non può non passare di qui, per assistere ad una gara emozionante, per visitare il circuito o per regalarsi l’adrenalina di una driver experience in pista.

E dopo essersi lasciati conquistare dalle emozioni del Tempio della Velocità, è possibile godersi le bellezze di Monza e del suo circondario. Il capoluogo brianzolo è un concentrato di storia, natura, arte ed enogastronomia, che insiste in un territorio altrettanto ricco. La Brianza, infatti, con i suoi paesaggi collinari e le eleganti ville storiche, offre un'esperienza che unisce cultura e relax. Inoltre, da Monza è molto facile raggiungere la vicinissima Milano e lo splendido Lago di Como, tra i più belli d’Italia.

Leggi di più su cosa c’è da vedere a Monza

Il Goodwood Festival of Speed, il McLaren Technology Center e il Sud del Regno Unito

Per la terza meta consigliata bisogna spostarsi nel Regno Unito e precisamente al Goodwood Circuit, dove si tiene ogni anno il Goodwood Festival of Speed, che celebra la velocità e l'innovazione con una straordinaria esposizione di auto da corsa storiche e moderne. Quattro giorni di immersione nel mondo dei motori, con gare emozionanti, esibizioni di auto iconiche ed eventi interattivi.

Ed è anche un’ottima occasione per conoscere il Sud dell’Inghilterra. A pochi chilometri dalla pista, infatti, c’è Portsmouth, una città ricca di storia marittima, in cui è possibile esplorare il porto storico, visitare il celebre HMS Victory e scoprire il Mary Rose Museum. Merita una tappa anche Brighton, vivace centro balneare, noto per il suo molo iconico e l'architettura Regency. E se il pieno di velocità fatta a Goodwood non è sufficiente, ci si può sempre allungare fin a Woking, nel Surrey, per visitare il McLaren Technology Center (accessibile su prenotazione), per sbirciare dietro le quinte della produzione di alcune delle auto da corsa più avanzate al mondo.

Test driver, un lavoro per appassionati di automobilismo

Benvenuti a Stoccarda, dove Porsche e Mercedes si sfidano a colpi di cimeli

Rimanendo in Europa, ma rientrando nel continente, merita una menzione la città tedesca di Stoccarda, dove chi ama le auto può trovare i musei di due marchi inossidabili, come Porsche e Mercedes – Benz. Il Museo Porsche è caratterizzato da una straordinaria collezione di auto sportive, prototipi e modelli storici che raccontano la leggendaria epopea del marchio. Le mostre interattive e gli eventi speciali rendono il Museo Porsche una tappa imperdibile per ogni appassionato di motori.

Altrettanto affascinante è il Museo Mercedes-Benz, un vero tempio dell'ingegneria automobilistica, con oltre 160 veicoli esposti, dalle prime automobili ai moderni bolidi da corsa, in un percorso che illustra l'evoluzione dell'automobile e le innovazioni della scuderia tedesca.

E poi c’è Stoccarda, che offre una vasta gamma di attrazioni culturali e naturali, tra cui il Castello di Ludwigsburg, uno dei più grandi e meglio conservati castelli barocchi della Germania, e il centro città, con la sua architettura moderna e i suoi accoglienti caffè.

Realizza il sogno di guidare in pista

Un volo oltreoceano per visitare il Peterson Automotive Museum di Los Angeles

In una lista di luoghi di vacanza consigliati per chi ama i motori, però, non può mancare Los Angeles, con il suo Petersen Automotive Museum. Situato nel cuore della città, il museo ospita una delle collezioni di auto più ampie e prestigiose al mondo, con veicoli storici, classici e contemporanei. Il tutto, impreziosito da mostre interattive che raccontano la storia dell'automobile, il design e la cultura automobilistica. Il museo si rivela anche un’ottima scusa per visitare una delle città più amate e chiacchierate del mondo, dinamica e ricca di attrazioni. Impossibile passare di qua e non regalarsi un po’ di tempo per alcune tappe imperdibili: la Walk of Fame di Hollywood, il TCL Chinese Theatre, l'Osservatorio Griffith con la sua vista mozzafiato sulla città, gli Universal Studios, le spiagge di Santa Monica, la Third Street Promenade e il Getty Center.

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Formula 1 Pirelli Gran Premio d'Italia 2024: Svelato il poster!

Sticchi Damiani: “Concreto segnale della ripartenza lavori finiti in tempo grazie al gioco di squadra".

A pochi giorni dalla conclusione dei lavori sulla pista dell’Autodromo Nazionale Monza, Automobile Club d’Italia svela il poster del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024 in programma l’1 settembre.

“E’ con grande orgoglio che presentiamo il manifesto del 95 esimo Gran Premio d’Italia a Monza dopo un anno molto impegnativo e anche sofferto per i lavori che sono stati eseguiti all’Autodromo Nazionale, lavori resi complicati da fattori esterni come il meteo avverso e altre complicazioni di carattere tecnico – è il commento del presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani –. Ma ce l’abbiamo fatta con 4 giorni di anticipo rispetto al termine fissato dalla Federazione internazionale, ovvero 60 giorni prima dello svolgimento del gran premio. Il successo è dovuto all’impegno di Sias, dell’impresa Bacchi, del direttore dei lavori, professor Maurizio Crispino, di ACI Progei e del Direttore Generale dell’Autodromo Alfredo Scala. Questo sforzo corale ha allontanato definitivamente tutti i dubbi sul mantenimento dell’impegno temporale. Quest’anno i nostri tifosi, i team e i piloti potranno essere accolti in un autodromo rinnovato più moderno e più sicuro”.


nuovi biglietti

Nuove disponibilità di biglietti per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia

In vendita i biglietti per le tribune all’interno della Seconda di Lesmo e in Variante Ascari.

Saranno in vendita dalle 13 di oggi, mercoledì 3 luglio, attraverso i consueti canali di vendita online sul sito monzanet.itticketone.it e presso i punti vendita ufficiali Ticketone e all’interno dell’Autodromo Nazionale Monza presso il Monza Circuit Shop nuovi biglietti per le tribune 10bis (Lesmo 2 Interno), 19 (Uscita Ascari B) e 20 (Uscita Ascari C).

A meno di due mesi dal semaforo verde sul Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024 crescono le possibilità per gli appassionati per seguire da vicino i propri idoli nel Tempio della Velocità. Il via ufficiale giovedì 29 agosto con l’apertura della Fan Zone con ingresso libero, mentre i motori della 95° edizione del Gran Premio d’Italia si accenderanno venerdì 30 agosto con il clou del weekend in programma domenica 1 settembre alle 15.00 con il via del sedicesimo appuntamento stagionale del Campionato del Mondo FIA Formula 1.

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata al Gran Premio d'Italia 2024.